BIOAMBIENTE: Derattizzazioni, Disinfestazioni e Consulenze

News

15Feb2020

UN’AUTOSTRADA DEDICATA ALLE API

Curiosità

Una recente ricerca fatta da biologi dell’Università di Radboud nei Paesi Bassi ha stabilito quello che è stato definito un allarme davvero preoccupante, cioè la perdita di tre quarti degli insetti volanti, di questi insetti buona parte sono impollinatori, fondamentali per l’ambiente in cui viviamo e per i cicli della natura. Partendo quindi da questo dato, a Londra e altrove si è deciso di creare quella che è stata definita un’autostrada dedicata alle api.

Corridoi dedicati

Il consiglio del Brent in Inghilterra realizzerà un corridoio delle api costituito da 11 kilometri di fiori disseminati in spazi verdi per cercare di aumentare gli insetti impollinatori. Ventidue parchi a nord di Londra pianteranno milioni di fiori selvatici per creare un’autostrada verde per api e altri insetti impollinatori che potranno operare e proliferare diventando una zona di tutela e impollinazione, proprio come è accaduto ad Oslo dove è stato realizzato uno dei primi esperimenti di questo tipo. Api e insetti impollinano i raccolti che forniscono cibo a noi pertanto l’aiuto a farli prosperare diventa un interesse dell’uomo.

Scopi del team

Il team che ha realizzato questa ricerca ha curato un mix di fiori selvatici per api, libellule, falene, farfalle e altri insetti impollinatori che possono essere attratti da questo corridoio, e il Brent Council offre agli insetti 50.000 metri quadri di spazi fioriti nella speranza di contribuire all’aumento degli impollinatori.

Ricerca Italiana

Progetti di questo tipo si stanno realizzando anche in Italia, ad Alghero Davide Maffei ha realizzato il “Bee Garden Project” un polmone apistico costituito da giardini in aree rurali del territorio comunale di Alghero e del Parco naturale regionale di Porto Conte in grado di attirare e aiutare gli impollinatori. In Italia nel corso degli ultimi anni si sono registrate perdite di api tra cento e mille volte maggiori rispetto a quanto avvenuto in passato, è necessario invertire la rotta.

Tratto da: Il Giornale dei Biologi del maggio 2019