BIOAMBIENTE: Derattizzazioni, Disinfestazioni e Consulenze

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Disinfestazione da insetti delle derrate

Disinfestazione da insetti delle derrate

L’argomento in questione è molto vasto, poiché i divoratori di derrate alimentari sono parecchi e le scelte dietetiche di ciascuna specie possono essere particolari o includere tutto ciò che è commestibile, toccando tutte le possibilità comprese in questo raggio di scelta.
Per semplicità di descrizione quindi parleremo solo di quelle specie che possono essere più comuni in un’ azienda alimentare.
Da un calcolo effettuato circa il 10 – 15% dei prodotti appartenenti al settore alimentare in genere nel mondo, è distrutto annualmente da vari tipi di artropodi e, in alcuni paesi tropicali, tale stima sale al 40-50%. Grazie al loro apparato masticatore, i parassiti delle derrate alimentari si sono specializzati nel tempo a perforare e a penetrare in confezioni sigillate e, grazie alle loro piccole dimensioni, spesso riescono a trovare passaggi anche in scatole a tenuta non perfetta. Proprio grazie alla loro specializzazione, i parassiti delle derrate alimentari si sono potuti classificare in:
Parassiti delle granaglie intere, dei legumi, delle farine, di noci e frutta secca, di pellami e carni secche, di derrate varie e droghe (tabacco), parassiti del formaggio.
Queste ed altre notizie che daremo in seguito possono far intuire perché quando si esegue una bonifica da parassiti delle derrate alimentari bisogna rivolgersi o a personale specializzato, oppure a prodotti specifici per il tipo d’insetto che si va a combattere e al proprio tipo di produzione.

I trattamenti sono svolti sulla base dell’infestazione e dell’esigenza del sito, si va da:
– irrorazione per umidificazione trattando quei punti di maggiore transito dell’infestante target da trattare, completando poi la disinfestazione con un trattamento volumetrico di termonebulizzazione dell’area in caso di pastificio. I prodotti utilizzati sono specifici per il settore alimentare.

  • Trattamenti ambientali per calore;
  • Monitoraggi sugli insetti svolti posizionando stazioni di cattura con feromoni specifici a corrette distanze l’una dall’altra valutando la quadratura dell’area da trattare;
  • Tecniche di confusione sessuale per la cattura di insetti delle derrate;
  • Stazioni murine esterne e stazioni a cattura multipla per gli interni nella lotta ai roditori;
  • Monitoraggi e catture massive sui vespidi con trappole specifiche.

La gestione del pest control in un’industria alimentare varia secondo la tipologia di produzione. Infatti, sia che si tratti di un pastificio, un dolciario, un ortofrutticolo o una grande distribuzione il programma inizia sempre da un’ attenta analisi dei potenziali infestanti di ogni tipologia, facendo un attenta analisi delle varie fasi di produzione a partire dalle materie prime per terminare al prodotto finito. In un pastificio ad esempio ogni fase della produzione può essere aggredita da un determinato infestante, pertanto si parte da una check list che considera l’ubicazione dell’azienda, lo stato strutturale, lo stoccaggio, infestazioni pregresse e attuali; un Tribolio difficilmente si troverà in un magazzino di stoccaggio prodotti, così come un Lasioderma non sarà mai presente in una fariniera. Alla stessa stregua non troveremo mai un Sithophilus Orizae in un’industria dolciaria così come un Ephestia Eleutella in un mulino.
Il programma di pest control da parte di un Pest Specialist è determinante in una visita del sito, le sue indicazioni sono indispensabili per un buon prosieguo del lavoro da parte dei Pest Control Operator (operatori della disinfestazione). Una volta stilato il programma di monitoraggio lo si discute con il controllo di qualità dell’azienda validandolo e apportando suggerimenti. Inoltre la consulenza da parte del Pest Specialist della ditta di manutenzione è importante per variare il piano di monitoraggio secondo le situazioni che si vanno di volta in volta ad affrontare, prevenendo spiacevoli e dannose infestazioni.

Tignola grigia della farina

Tignola grigia della farina

Numerosi sono i parassiti delle derrate alimentari specializzati nell’attacco ai substrati che danneggiano a volte irrimediabilmente. Possono essere suddivisi per semplicità in tre ossi gruppi: parassiti del grano, parassiti che attaccano materie primedi aziendedi trasformazione (farine,cioccolato etc.), parassiti che attaccano il prodotto confezionato. Causa la loro numerosità, daremo cenni biologici solo di alcune specie più frequenti:

ACARUS SIRO – Acaro della farina

Di lunghezza tra 0,3-0,6 mm. ha un ciclo che si completa in tre settimane in condizioni ottimali. Evita umidità inferiori al 75% e non sopravvive al di sotto del 65% d’umidità. La femmina depone 20-30 uova al giorno. contamina e rende non commestibili quasi tutti i tipi di farina.

TYROPHAGUS PUTRESCENTIAE – Acaro della muffa

Si sviluppa di preferenza sugli alimenti ad alto contenuto di grassi.

EPHESTIA KUEHNIELLA – Farfallina della farina

Infesta silos e mulini. Le alate, depongono in media 200 uova nella farina, le larve mangiando, producono dei fili sericei appiccicosi che agglomerando la farina in grumi, le conferiscono un odore sgradevole ed un colore grigiastro per l’accumularsi degli escrementi.

PLODIA INTERPUNCTELLA – Tignola fasciata

Infesta grosse quantità di sostanze alimentari, nella maggioranza di origine vegetale. Sfarfalla verso fine maggio, depone le uova in 5-7 giorni, da 100 a 400 circa, la schiusura si ha tra i 4 e i 14 giorni. Crea molt fili sericei danneggiando i substrati alimentari.

EPHESTIA CAUTELLA -Tignola della frutta secca

Infesta prevalentemente cacao, nocciole e mandorle; con ali anteriori grigio-cenere, depone circa 200 uova, con 2-3 generazioni annue, ha un ottimo sviluppo tra temperature di 25-30° .

EPHESTIA ELEUTELLA – Tignola del cacao

Infesta industrie dolciarie, attaccando principalmente cacao, noci, nocciole. Crea danni rilevanti passando dalle materie prime ai prodotti finiti. Ha un aspetto simile alla Cautella, con cui condivide i substrati di attacco; produce molti fili sericei, e ha un ciclo di sviluppo simile alla Cautella.

TENEBRIO MOLITOR – Verme della farina

Raggiunge allo stato adulto circa 18 mm. di lunghezza. Le larve, si sviluppano in luoghi bui quali granai, silos e panetterie.
Appartenente alla famiglia Tenebroidae anche il genere Tribolium, molto diffuso nel mondo nelle sue tre specie: Confusum, Castaneum e Destructor, arrecano gravi danni alle farine dei cereali e loro derivati. Mentre il Castaneum è buon volatore, il Confusum si sposta solo con le sue zampe. I danni arrecati dalle prime due specie, sono molto simili tra loro. La farina tende ad assumere colore rosa-brunastro, con odore sgradevole causato essenzialmente dalla secrezione ghiandolare di diversi chinoni. Nel contempo, il livello di acido urico e di acidi grassi liberi aumenta, mentre scende il contenuto in tiamina. Basta un attacco protratto per 2-3 mesi per alterare irreparabilmente le farine. Circa la metà delle calorie proprie di un chicco di frumento sono consumate da un unico individuo di Tribolio nel periodo di circa un mese, necessario allo sviluppo postembrionale a 35° C.

ORYZAEPHILUS

Cui appartengono due specie molto comuni: Surinamensis e Mercaptor, molto simili tra loro sia morfologicamente che biologicamente. Attaccano cereali e derivati. Arrecano gravi danni alterando colore e sapore del grano.

RHIZOPERTHA DOMINICA

Importante soprattutto nei paesi tropicali, è stato importato in Europa ove comunque in generale non sopravvive ai rigori invernali. Attacca grano e riso in cui completa il suo sviluppo in due mesi a 26 gradi.

SITHOPHILUS o PUNTERUOLO

Coleotteri con adulti di 3-5 mm. di lunghezza (più piccolo di S. oryzae) di colore variante dal marrone chiaro al bruno scuro quasi nero, caratterizzati dalla testa terminante in un lungo rostro all’estremità del quale vi é l’apparato boccale; il S. oryzae e il S. zeamais presentano quasi sempre 4 macchioline rossastre sulle elitre (astuccio che copre l’addome). Larve di colore bianco avorio di 2-3 mm. circa di lunghezza a maturità, prive di zampe (apode); uova bianche traslucide di 0,5-1 mm. di lunghezza. Specie cosmopolite (il granarius preferisce i climi temperati mentre il S. oryzae e il S. zeamais quelli più caldi); in Italia le sue prime due specie esistono attive ovunque. Gli adulti di S. oryzae e di S. zeamais hanno, al contrario del S. granarius, le ali funzionanti e possono quindi attaccare i cereali anche in pieno campo nelle zone calde. Le femmine depongono le uova ( da 50 a 250) entro le cariossidi dei cereali e altre derrate, dando così origine al fenomeno dell’infestazione latente (non visibile dall’esterno). Dall’uovo nasce la larva che è la maggiore responsabile dei danni provocati; questa si trasforma in pupa che non mangia e poi in adulto (detto anche insetto perfetto o immagine). Le generazioni possono essere in Italia 3-4 all’anno e pure di più quando si tratta di S. oryzae. I punteruoli sono i principali nemici dei granai, attaccano tutti i cereali in granella (frumento, mais, riso, orzo, ecc.), le paste alimentari, le semole e le farine quando sono compresse.

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